Ventura: «Ci sono i presupposti per fare qualcosa di importante»

22.02.2017 17:00 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
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Giampiero Ventura, CT della Nazionale A, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la conferenza stampa odierna svoltasi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano (FI):

«Nella prima conferenza stampa da Commissario tecnico avevo detto che c'era un'infornata di giovani più importante di quanto si potesse immaginare. Oggi sappiamo che ci sono davvero i presupposti per fare qualcosa di importante».

Sui possibili inserimenti di nuovi calciatori in Nazionale A: «Abbiamo un mese di tempo a disposizione, speriamo che succedano cose positive. L’obiettivo iniziale era che, se da questi gruppi avessimo avuto la fortuna di estrapolare 5/6 elementi, avremmo fatto bingo. Oggi sappiamo di avere una Nazionale futuribile, ma è difficile fare i conti con chi sarà presente a marzo».

Su Roberto Gagliardini (Atalanta BC): «Gagliardini mi stupisce meno di molti altri. L'ho convocato anche prima che lo conoscessero tutti. Ha notevoli potenzialità».

Su Marco Verratti (Paris Saint-Germain FC): «Quando mi chiedono di Verratti dico sempre che gli auguro tanta salute, abbiamo bisogno di lui. È il futuro della Nazionale, può determinare ogni partita. Nonostante la giovane età, ha avuto diverse vicissitudini, ma quando sta bene è determinante. Non ho mai avuto un dubbio su di lui, il problema è averlo sano, senza infortuni».

Su Graziano Pellè (Shandong Luneng Taishan Zuqiu Julebu): «Ha avuto le sue occasioni. Le porte sono aperte per tutti, ma abbiamo intrapreso un percorso di ringiovanimento del gruppo».

Su Domenica Berardi (US Sassuolo Calcio): «Ha voglia di fare, di lavorare per diventare protagonista. Sono contento che sia guarito, tra virgolette, quello attuale deve ancora progredire. C'è grande voglia di sapere, di sperimentare. Noi stiamo provando un modo di stare in campo che non è detto sia unico e definitivo. Nessuno però è abituato a farlo, devono approcciarlo».

Sui giovani: «Alla mia prima conferenza ho detto che pensavo ci fosse una buona infornata. Non mi sono stupito più di tanto».

Su Leonardo Bonucci (Juventus FC): «Ho letto ma non so cosa sia successo, perché nessuno scrive qual è il merito della discussione. La reazione pubblica... è stato escluso, ma non credo sia solo per quello, presumo. Se ne vedono molte, se devo essere sincero, credo ci sia anche dell'altro. È un segnale importante, la forza di una società che è prioritaria su tutto. Pellè? No, penso non ci sia un parallelismo, quella era nazionale e poi erano tre giorni insieme. Questo è un rapporto che dura da anni».

Ancora su Domenico Berardi (US Sassuolo Calcio): «Io ho in mente di chiamarne diversi se giocano e stanno bene. Lui prima dell’infortunio aveva fatto 7 gol in 6 partite, significavano numeri importanti. Passando dal 3-5-2 a un altro modulo sarebbe interessante, ma dopo 4-5 mesi di problematiche varie… ora non è quel Berardi».

Sul ruolo di Commissario Tecnico: «È un argomento che va trattato dopo il 6 di marzo. Lì ci sarà un'elezione, chi sarà preposto a prendere decisioni lo farà. Finora non ho funzioni... ho fatto di tutto un po'».

Su Mario Balotelli Barwuah (OGC de Nice Côte d'Azur): «Non siamo ancora riuscire a combinare, abbiamo fatto molte telefonate, non io ma Oriali... vedremo di incontrarci, ma nessuno può discutere Balotelli dal punto di vista tecnico».

Sull'Italia Under 21: «Noi abbiamo un problema di fondo, che nel momento in cui cerchi di essere competitivo contro le altre, cerchi di sfruttare i migliori giocatori a disposizione. Rugani (Juventus FC, ndr), Romagnoli (AC Milan, ndr), Bernardeschi (ACF Fiorentina, ndr), Donnarumma (AC Milan, ndr), Berardi (US Sassuolo Calcio, ndr)… sono tanti. L’undici giugno giochiamo l’ultima partita, il giorno dopo ci fermiamo. Augurando che l’Europeo vada in fondo, finisce a fine giugno. Dei giocatori come Romagnoli che fa tutto il campionato, poi giugno, quando finisce almeno 30 giorni li debba fare. Il primo di agosto rientra in gruppo, il 25 inizia il campionato, ma c’è la Spagna il 2 settembre. Ci sarà qualcuno che avrà 20 giorni di preparazione e poi la Spagna. Se non dovesse esserci Berardi (US Sassuolo Calcio, ndr) ho altri esterni, magari supplisco, ma se ho Romagnoli (AC Milan, ndr) e Rugani (Juventus FC, ndr) ho difficoltà. Non ci sono grandi centrali di ruolo, ora ho Bonifazi (SPAL 2013, ndr) che viene dalla B. Voglio dare tutto il possibile all'Under21, tenendo presente che c'è un problema di questo genere».

Sulle naturalizzazioni di Amadou Diawara (Bologna FC 1909), Federico Julián Fazio (AS Roma) ed Emerson Palmieri dos Santos (AS Roma): «Tutti vogliono diventare italiani, l'unico che serviva era "Papu" Gómez e non può (ride, ndr). A parte gli scherzi la trafila è lunghissima, un conto è dare disponibilità, l'altro è poterlo fare. Il Fazio che gioca nella Roma è importante, sta attraversando un momento di splendore fisico e psicologico però ha trentanni. Telles, che gioca nel Porto, ne ha ventitre. Se è disponibile bisogna vedere se tecnicamente un senso, ma se devo far giocare un trentenne è meglio Barzagli. Diawara mi è stato accennato, ma vediamo solo quando è ufficiale e possibile».

Sulle telefonate con Mario Balotelli Barwuah (OGC de Nice Côte d'Azur): «Io parlo con tutti. Non posso pretendere correttezza se non lo do. Io ho preso un impegno e parlo con Balotelli. In realtà non è nemmeno da parte sua. Lui gioca, ha un giorno a settimana, dovrei andare io a Nizza. A quel punto avremmo 500 telecamere, non dobbiamo parlare del ruolo dove possa giocare, bensì di cose nostre. Ci sarà l'incontro con Balotelli»​.

Sulla città di Palermo che ospiterà la prossima gara delle qualificazioni alla 2018 FIFA World Cup Russia™: «Mi hanno detto che Palermo non ha mai deluso, è una città che ama il calcio e ama la Nazionale. Mi auguro che non deluda anche quest'anno perché ci sono due partite fondamentali, quelle con Albania e con Israele, la Spagna è una cosa a parte. E in queste partite abbiamo bisogno del nostro pubblico: se è difficile giocare su certi campi, mi auguro che sia complicato anche per le altre nazionali giocare in casa nostra».