Ventura: «Donnarumma? Se non ci fosse Buffon sarebbe stato titolare»

18.10.2016 16:55 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: FIGC.it/"Radio Anh'io Sport" Radio Uno
Ventura: «Donnarumma? Se non ci fosse Buffon sarebbe stato titolare»
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giampiero Ventura, CT della Nazionale A, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni all'interno della trasmissione radiofonica "Radio Anch'io Sport" in onda sulle frequenze di Radio Uno:

«Per la prima volta nelle qualificazioni mondiali si qualifica una sola squadra per girone e noi non siamo teste di serie, avendo la Spagna davanti. Dobbiamo sfruttare i giocatori che il campionato mette a disposizione, soprattutto i più giovani, ma quando hai tre giorni per allenare, non puoi fare una rivoluzione immediata o cambiamenti importanti. Conte, in quaranta giorni, ha costruito una squadra per gli Europei e siamo ripartiti da lì, con qualche certezza, per poi cambiare di poter dare un contribuito importante, ma occorre del tempo e in Nazionale ce ne è poco. Fare tutto e subito è difficile, ma ci sono i presupposti per farlo piano piano».

Sugli stage: «Gli stage non sono per i Bonucci (Juventus FC), i Barzagli (Juventus FC) e i Chiellini (Juventus FC), che fanno già settanta partite all'anno, ma per tutti quelli di 22/23 anni che sono di grande prospettiva e che, in attesa di far parte della Nazionale che mi auguro giocherà i Mondiali, devono fare un minimo di esperienza a Coverciano (FI), devono sentirsi a casa e non pagare pegno quando saranno chiamati a vestire la maglia azzurra. Cominceremo a novembre e dobbiamo costruire due Nazionali: una che si qualifichi per il Mondiale e una che sia pronta quando i nazionali dovranno smettere per questioni anagrafiche».

Sul Giampiero Ventura Commissario Tecnico: «Qualcuno contesta che non ho mai vinto campionati, ma non ho mai allenato squadre fra quelle che lottano per lo Scudetto. Con i miei collaboratori ho però ottenuto altri risultati in sintonia con gli obiettivi delle società dove ho lavorato, abbiamo lanciato decine e decine di giovani finiti in Nazionale e fatto guadagnare milioni e milioni di plusvalenze. Trent'anni di calcio non si cancellano. Le pressioni fanno parte della vita di ogni allenatore, il vero problema è il momento storico che l'Italia sta attraversando sul piano generazionale, con grandi che hanno finito e altri che stanno finendo e molti giovani che si stanno affacciando. È un momento delicato che va gestito con raziocinio e serenità».

Su Gianluigi Donnarumma (AC Milan): «Se non ci fosse Buffon il posto lo avrebbe già preso, è un giocatore di grandissima prospettiva e assoluta qualità».

Su Domenico Berardi (US Sassuolo Calcio): «Nel momento in cui, avendo un minimo di tempo, riusciremo a modificare il modo di giocatore, è evidente che tutti gli esterni saranno presi in considerazione».

Sull'esclusione di Graziano Pellè (Shandong Luneng Taishan Zuqiu Julebu): «È un ragazzo perbene, ma un minimo di riflessione deve farla altrimenti significherebbe autorizzare chiunque a non rispettare la maglia azzurra. Niente èprecluso per nessuno se il tempo dirà che merita».

Sulle possibilità di un ritorno in Nazionale di Mario Balotelli Barwuah (OGC de Nice Côte d'Azur): «È un giocatore dalle grandissime potenzialità e qualità, frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi al meglio. Deve mettere le sue qualità a disposizione della squadra, è questo il grande passo che deve fare».