FIGC - Dario Canovi: "Serve un presidente federale che decida di cambiare il calcio italiano"

18.07.2014 22:00 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Sapienza - GiovanInRete
FIGC - Dario Canovi: "Serve un presidente federale che decida di cambiare il calcio italiano"
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© foto di Federico De Luca

L'avvocato Dario Canovi è intervenuto sulle frequenze di Radio Sapienza all'interno della trasmissione GiovanInRete. Di seguito i passaggi inerenti all'argomento Nazionale:

Motta è uno dei giocatori nella Nazionale che sono stati naturalizzati. Ultimamente questo argomento è stato molto discusso. Qual è la sua opinione a riguardo?
"Secondo e non è una questione di naturalizzazione, ma di passaporto. Noi spesso ci dimentichiamo che siamo un paese di emigranti, anch’io lo sono stato per qualche anno; via assicuro che sono molto più italiani quelli del Canada, Brasile o Argentina, di quanto non lo siano gli italiani di molte regioni del nostro Paese. Per cui mi rifiuto di considerarli come naturalizzati, ma li considero come italiani nati e cresciuti all’estero, ma che hanno avuto il coraggio ed il senso civico di diventare cittadini italiani nonostante siano nati altrove".

Cosa serve, secondo lei, per riportare il calcio italiano al vertice?
"Serve un Presidente di Federazione che decida di cambiare il calcio italiano, ma dalle fondamenta. Non basta assumere come ct uno o l’altro, non cambierebbe molto. Il problema è l’organizzazione dei campionati e del settore giovanile, la mancanza di investimenti nei vivai e di una cultura sportiva. Ci sono tante cose che in questo momento rendono il nostro calcio un calcio di Serie B. Dovremmo prendere i nostri Presidenti e mandarli a vedere quello che hanno fatto una quindicina di anni fa in Germania e come hanno cambiato un calcio che era profondamente in crisi, come quello tedesco. Purtroppo non abbiamo l’umiltà e i dirigenti capaci di fare questo".

Chi potrebbe essere il Presidente di FIGC adatto a cambiare le cose?
"Non credo che ci sia un taumaturgo che possa veramente cambiare la situazione solo perchè arriva a diventare Presidente di Federazione. Penso servano uomini che facciano sport. Va cambiata la mentalità; noi abbiamo avuto una grandissima occasione nel 2006 quando abbiamo vinto il Mondiale: eravamo appena usciti da quel terribile scandalo che è stato Calciopoli. Un commissario lì avrebbe veramente potuto cambiare il sistema dalle fondamenta; abbiamo perso quell’occasione e adesso diventa molto ma molto più difficile cambiare soprattutto la mentalità che sta alla base di questi insuccessi e di queste catastrofi calcistiche".