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TUTTO NAZIONALI - Zoratto: "Vincere contro la Germania è sempre importante"

20.03.2015 17:30 di Alessandro Paoli Twitter:    vedi letture
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Daniele Zoratto, CT dell'Italia Under 16, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Tutto Nazionali al termine dell'amichevole internazionale vinta per 1-0 dagli Azzurrini contro i pari categoria della Germania:

"La vittoria di oggi non è una rivincita - afferma il CT azzurro -. Questo genere di partite sono formative, quindi puoi vincere, pareggiare o perdere ma le cose imprortanti sono altre. Ovviamente quando vinci una partita nel doppio confronto con la Germania è sempre una cosa importante. Sappiamo che è una delle squadre più forti della categoria, come d'altronde lo è sempre stata negli anni, ma ultimamente ci stiamo perdendo un pochino di meno in quanto abbiamo vinto il torneo in Germania (Komm Mitt International, ndr) con i '96 e con i '97 oltre ad aver vinto qualche altro confronto con altre nazionali giovanili. Oggi abbiamo vinto, quindi vuol dire che il gap tra noi e loro è stato un po' ridotto visto che prima, quando ero appena arrivato in Federazione, prendevamo anche quattro o cinque gol alla volta. Significa che stiamo lavorando nella direzione giusta e che stiamo migliorando. Quest'aspetto è molto importante perché dobbiamo consegnare all'Under 17 un gruppo preparato, che ha fatto esperienze importanti per essere preparati alla fase elite o alla fase finale. Questa squadra ha carattere e deve migliorare sotto l'aspetto della qualità, ma ci stiamo lavorando partendo dall'ottima base di un carattere importante".

"Anche ieri abbiamo cercato di migliorare la circolazione di palla a livello difensivo - prosegue Zoratto -, abbiamo migliorato un po' la fase difensiva a livello di squadra, a livello di posizione, perché nella prima partita è stata fatta solo a tratti dato che siamo stati un po' più larghi, un po' più lunghi ed abbiamo concesso degli spazi. Quando loro si infilavano negli spazi che gli abbiamo lasciato ci facevano male. La prima gara per noi è sempre una sofferenza perché devi cambiare l'idea di quello che è il campo internazionale nella mente dei giocatori che, purtroppo, non ce l'hanno. Quindi la prima gara è sempre un allenamento per capire come devi fare la seconda e non è facile farlo in tre giorni".