UEFA UNDER 17 CHAMPIONSHIP - Llamas Acuna: "Contro la Francia sarà dura. Dobbiamo avere fiducia in noi"

15.05.2015 18:50 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: VivoAzzurro.it
© Getty Images
© Getty Images
© foto di TuttoNazionali.com

Andres Llamas Acuna, difensore classe '98 dell'AC Milan, ha rilasciato la seguente intervista su VivoAzzurro.it.

"J", così lo chiamano i suoi compagni di squadra, nasce a Milano e ha la doppia nazionalità: il papà è spagnolo, di Malaga, città andalusa dove tutte le estati la sua famiglia si traferisce per andare a trovare i parenti. L’incontro col calcio è quasi casuale: i genitori, un’estate, portano il figlio a un campo estivo. Come andò quell’estate Andres?
"I miei dovevano lavorare e non sapevano come farmi trascorrere le vacanze. Nacque l’idea di portarmi in un camp estivo di calcio dove mi sono appassionato. In realtà mio padre ama il pallone: da piccolo avrebbe voluto giocare ma non poté continuare perché i nonni preferirono farlo studiare".

Quindi questa passione te l’ha trasmessa lui?
"Io ricordo che da bambino andavo a messa col pallone sottobraccio e, appena finita, io e papà ci fermavamo sul piazzale antistante per giocare".

E poi cosa è successo?
"Sono andato nella scuola calcio di Gattuso, il Cimiano, per rimanere lì 2 anni insieme al mio amico del cuore, Niccolò Zanellato, con cui ho condiviso i primi calci sin dall’asilo".

Arriva il provino col Milan…
"Sì, il mio sogno, realizzato insieme a Niccolò (Zanellato, ndr), con cui gioco ancora insieme negli Allievi Nazionali. È stato Zagatti (osservatore del Milan) a notarmi e a volermi lì".

Dove vi siete già qualificati per le fasi finali.
"Sì, a giugno, a Chianciano Terme , andremo a giocare per lo Scudetto di categoria".

Quando arriva la tua prima convocazione?
"Negli Under 15, Antonio Rocca mi convoca per il Torneo di Natale che si gioca a Coverciano. In quella occasione ho giocato bene, e da allora continua la mia carriera azzurra".

Ininterrotta, da allora…
"Praticamente sì. Ho fatto tutta la trafila, passando per la Under 16, con Bruno Tedino allenatore, cominciando a giocare lo scorso anno sotto età nella Under 17".

Ora gli Europei in Bulgaria.
"Sì, un’emozione: se penso che domani ci giochiamo i quarti contro la Francia, mi vengono i brividi".

Cosa pensi dei francesi?
"Che sono un’ottima squadra, una delle favorite. Sarà dura: sono molto forti fisicamente, veloci e di grande qualità tecnica. Hanno passato il turno vincendo tutte le partite".

Li hai mai incontrati?
"Sì, lo scorso anno in Portogallo, con la Under 16. Praticamente è lo stesso gruppo ed allora perdemmo 4-2".

Alla domanda su cosa serve mettere in campo domani, il viso si rilassa in un sorriso e la voce si fa tranquilla: "Fare quello che sappiamo fare e che abbiamo fatto sino ad ora; mettere in campo la stessa concentrazione che abbiamo avuto con l’Olanda nell’ultima partita del turno. Il nostro gruppo è cresciuto, di giorno in giorno, fino a fare cose che poco tempo fa erano impensabili, come giocare da pari a pari con l’Olanda e riuscire quasi a batterla. Avere fiducia in noi, nella forza del gruppo e non concedere nulla, per tutta la partita".