Di Biagio: "C'è da lavorare molto. Troppi errori in fase propositiva"

12.08.2015 23:45 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
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Luigi Di Biagio, CT dell'Italia Under 21, ha rilasciato rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport al termine dell'amichevole internazionale pareggiata per 0-0 dagli Azzurrini contro i pari categoria dell'Ungheria a Telki (Ungheria):

"C'è da lavorare molto - afferma il CT azzurro -. È un momento della stagione particolare, sappiamo le problematiche dei ragazzi e dobbiamo avere soltanto un po' di pazienza. La disponibilità e l'impegno ci sono stati, non sono mancati, però, per il resto, ci sono da rivedere un po' di cose".

"È un test che ci consente di valutare la crescita di qualcuno e la prima esperienza in Under 21 per qualcun altro - prosegue Di Biagio -, quindi serviva appunto per questo. Ripeto, c'è da lavorare, siamo fiduciosi e conosciamo i ragazzi. Sappiamo che hanno la possibilità di crescere, e tanto. I problemi principali riguardo il minutaggi dei quali ci lamentiamo ancor prima che inizino i campionati. Ci sono da rivedere tante situazioni".

Sul girone di qualificazione alla fase finale della UEFA Under 21 Championship 2017: "C'è da arrivare primi più che battere la Serbia. Abbiamo delle squadre ostiche, la Serbia in primis, la Slovacchia la incontreremo per prima (l'8 settembre a Reggio Emilia, ndr), loro hanno giocato già cinque/sei gare. Saremo pronti, cercheremo perlomeno di essere pronti. C'è bisogno di una crescita fisica da parte dei miei ragazzi che se fisicamente verranno a posto avremmo la possibilità di lavorare in una certa maniera. Era normale, era inevitabile, perché, di solito, in questa gara di metà agosto abbiamo sempre i soliti problemi che ci stanno tutti".

Sul 4-2-4: "L'obiettivo è quello di fare, di fare le partire, di cercare di essere propositivi. A mio avviso non ci siamo riusciti questa sera ma ci abbiamo provato. Abbiamo sbagliato troppo in fase propositiva, è stata la lettura principale di questa gara perché poi sei sempre a rincorrere e non trovi le giuste misure tra i reparti. Però, come detto prima, era tutto nella norma, non ci sono allarmi sicuramente, ma pazienza e voglia da parte dei ragazzi di migliorare e da parte nostra di girare per vedere dal punto di vista fisico come cresceranno".