Edera: «Contento per la convocazione. Voglio giocarmi le mie chanches»

19.03.2018 14:25 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: Rai Sport/Segreteria FIGC
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Simone Edera, attaccante classe '97 del Torino FC, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport durante il raduno dell'Italia Under 21 del CT Alberigo Evani in vista delle amichevoli internazionali contro i pari categoria della Norvegia e della Serbia in programma rispettivamente giovedì 22 marzo alle ore 18:30 presso lo Stadio "Renato Curi" di Perugia (PG) e martedì 27 marzo alle ore 18:30 presso lo Karađorđe Stadium di Novi Sad (Serbia).

 

Edera, due reti tra campionato e Coppa Italia poi questa convocazione in Under 21, che stagione è?
«È una stagione pazzesca. Ad inizio anno non me lo sarei mai aspettato, pensavo che sarei subito andato in prestito e, invece, c'è stato questo inizio con la Prima Squadra granata con Mihajlović. Adesso, però, voglio parlare della Nazionale perché è stata una convocazione che mi ha spiazzato, dato che non me l'aspettavo. Speravo che arrivasse da diverso tempo e, adesso che è arrivata, sono contento di far parte di questo gruppo. Sono qui e mi giocherò le mie chances, poi vedremo come andrà».

Hai fatto tutto l'intero percorso delle Nazionali Giovanili, in particolare una finale con l'Under 19 (Francia U19 vs Italia U19 4-0, 24 luglio 2016). Questa convocazione è un ulteriore salto di qualità?
«È un salto importante perché sono passati due anni dall'ultima finale, disputata sotto la guida del CT Paolo Vanoli. Adesso abbiamo colmato il gap che avevamo allora nei confronti di alcune grandi squadre. Vediamo cosa faremo in queste amichevoli contro la Norvegia e la Serbia. Speriamo, ovviamente, di vincere».

Prima convocazione in Under 21 e nuovo CT (Alberigo Evani, ndr). Una doppia soddisfazione.
«Sì, sicuramente è una doppia soddisfazione. Anche nella passata stagione, in Under 20, ho fatto qualche partita convocato proprio dal CT Evani. Quest'anno lo ritrovo in Under 21 e sono contento che mi abbia convocato».

Due reti in questa stagione, entrambi all'Olimpico contro Lazio (SS Lazio vs Torino FC 1-3, 11 dicembre 2017) e Roma (AS Roma vs Torino FC 1-2, 20 dicembre 2017). Possiamo dire che è uno stadio che ti porta bene?
«Me lo dicono tutti (ride, ndr). Evidentemente è uno stadio che mi porta fortuna, ma non devo pensare a certe cose, devo pensare ad allenarmi bene e a fare le cose come si deve, come ho sempre fatto. Se mi alleno sempre al 100%, le cose belle verrano da sé».

Hai iniziato a giocare negli oratori. Pensavi che saresti arrivato a questi livelli?
«No, non lo pensavo perché avevo sei anni quando ho iniziato a giocare a calcio e poi mi hanno chiamato per andare a Torino. Non me lo aspettavo di arrivare fin qui, devo essere sincero, però sono contento di essere arrivato in Under 21, un traguardo molto importante».

Questa stagione al Torino come la stai vivendo?
«La sto vivendo molto bene. C'è stato un cambio allenatore (da Siniša Mihajlović a Walter Mazzarri, ndr), ho vissuto degli alti e dei bassi, sia da parte mia che in generale. Piano piano, però, sta andando sempre meglio. Nelle ultime quattro partite le cose sarebbero potute andarci meglio ma, come ti ho detto, in questo momento non voglio parlare del club. Voglio parlare della Nazionale perché, adesso, sono qui».

Nel tuo palmarès c'è anche un Campionato Primavera vinto con il Torino sotto la guida del tecnico Moreno Longo.
«Moreno Longo mi ha dato tanto. Sono contento che stia facendo una grande annata con il Frosinone in Serie B. Lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato».

L'obiettivo, adesso, è quello di arrivare alla fase finale della UEFA European Under-19 Championship Italy 2019?
«Beh... L'obiettivo è quello. Questo è un gruppo molto compatto, molto solido, e sono contento di farne parte».

Che giocatore è Simone Edera?
«Un giocatore, che come avete visto voi, lavora come attaccante esterno cercando di saltare l'uomo, segnare e creare assist».