PAGELLE ITALIA U21 vs SERBIA U21 3-2 - Il ciclone Belotti e Berardi ci fanno "vedere" gli Europei

Prova di carattere degli azzurrini che, sotto di due gol, ribaltano il risultato e superano la Serbia...
05.09.2014 23:45 di  Marco D'Amato   vedi letture
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BARDI, voto 6 - Pasticcia anche lui in occasione del primo gol di Pešić ma si riscatta con un paio di buoni interventi e qualche efficace uscita con i pugni sugli insidiosi cross dei serbi.

ZAPPACOSTA, voto 7 - Intensità, fisicità e grande corsa abbinati a una buona tecnica. Quando attacca è praticamente un’ala aggiunta e Petrović va spessissimo in difficoltà nell’uno contro uno soprattutto nella ripresa. Ottimo anche in fase difensiva.

BIANCHETTI, voto 6 - Rimane coinvolto nel disastroso inizio del pacchetto centrale azzurro, soprattutto nel primo gol quando chiude mollemente su Pešić. Si risolleva da bravo capitano con il passare dei minuti e lotta su tutti i palloni nell’arrembante finale serbo.

ANTEI, voto 5,5 - Il suo primo tempo è semplicemente da incubo. Si fa beffare da Pešić su entrambi i gol, sbaglia appoggi facili, è in confusione. Dopo l’intervallo rientra in campo trasformato tirando fuori una ripresa maiuscola, condita da un superbo lancio per Berardi. Non basta però a regalargli una completa sufficienza.

BIRAGHI, voto 6,5 - Anche lui in ambasce nel primo tempo, cresce alla distanza con alcuni interventi gladiatori e qualche apprezzabile discesa. Da una sua punizione nasce il primo gol azzurro.

STURARO, voto 6,5 - In lottatore a centrocampo. Combatte e contrasta su qualsiasi pallone e avversario, è uno dei primi a suonare la carica sul doppio vantaggio ospite. Sbaglia qualche passaggio ma non si può pretendere la perfezione.

CRISETIG, voto 7 - L’architetto della manovra azzurra. Ha solo 21 anni ma il fatto che il suo nome circoli ormai da anni lo ha quasi fatto diventare un’eterna promessa: niente di più sbagliato. Mai un tocco banale, mai un movimento senza senso. Se l’Italia gira così bene gran parte del merito è sua.

BERARDI, voto 7 - Per un’ora è assolutamente nullo, se non deleterio e ci si chiede solo perché Di Biagio insista a lasciarlo in campo. Poi si prende tutto il palcoscenico: sfiora due volte il gol, dialoga con i compagni, salta avversari come birilli e realizza la rete della vittoria con la felice collaborazione di Dmitrović (dall’86 BENASSI, sv - Non ha il tempo di farsi apprezzare).

LONGO, voto 6 - Volenteroso ma impreciso, sbaglia tanti controlli e spesso non trova i giusti tempi di inserimento. Qualche bella sponda e corsa a profusione ma non incide come potrebbe. (dal 65’ BERNARDESCHI, voto 6 - Appena entra si fa ammonire ma nel finale dà il suo contributo tenendo palla e costringendo i serbi a inseguire le sue improvvise accelerazioni).

BATTOCCHIO, voto 7,5 - Divide con Belotti la palma del migliore in campo. Una scossa elettrica che accende gli ultimi venti metri della manovra azzurra: un incubo per i serbi che non riescono a fermarlo mai. Si guadagna la punizione del primo gol, pesca Belotti in area in occasione del rigore. Decisivo! (dal 90’ SABELLI, sv - Subentra nel finale senza aver modo di farsi notare).

BELOTTI, VOTO 8 - Devastante. Per fisico, per aggressività, per precisione e per qualità. Realizza due reti, va vicino altre tre volte al gol, si procura un rigore; è in perenne anticipo sui difensori avversari, un moto perpetuo che crea pericoli costanti. Una richiesta a Iachini: lo faccia giocare.

All. DI BIAGIO, voto 7,5 - L'approccio alla partita è il peggiore possibile; la reazione dopo l’uno-due devastante dei serbi la migliore immaginabile. I suoi ragazzi credono fortemente nell’impresa e regalano 70 minuti di calcio di altissimo livello rimediando al primo quarto d’ora da incubo. Obiettivo play-off a un passo.