Yeboah: «Il Mister ci ha chiesto di fare squadra in pochi giorni»

L'attaccante azzurro dell'Italia U21 ha parlato durante la conferenza stampa odierna svoltasi presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia
01.09.2021 16:00 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: figc.it
Kelvin Kwarteng Yeboah
Kelvin Kwarteng Yeboah
© foto di Getty Images

Kelvin Kwarteng Yeboah, attaccante italo-ghanese classe 2000 dell'SK Sturm Graz, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la conferenza stampa svoltasi quest'oggi, mercoledì 1° settembre, alle ore 13:30 tramite la piattaforma Zoom presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia (PI) in vista della e della 2ª giornata del Gruppo F della fase di qualificazione alla fase finale della UEFA European Under-21 Championship Romania-Georgia 2023, che vedrà l'Italia Under 21 del Commissario Tecnico Paolo Nicolato affrontare i pari categoria del Lussemburgo nella giornata di venerdì 2 settembre alle ore 17:30 presso lo Stadio Comunale "Carlo Castellani" di Empoli (FI) e del Montenegro nella giornata di martedì 7 settembre alle ore 17:30 presso lo Stadio Comunale "Romeo Monti" di Vicenza (VI):

«Sono venuto in Italia nel 2004 quando avevo 4-5 anni - dichiara il calciatore azzurro -, il passaporto l'ho preso da un bel po'. Calcisticamente parlando ho giocato a Monza, Novara, poi sono andato al Gozzano e successivamente al West Ham, infine in Austria nel Tirol Innsbruck e ora nello Sturm Graz dove sto giocando l'Europa League. Consiglierei a chiunque di giocare all'estero, vivere da solo in un altro Paese ti aiuta a crescere come persona e come giocatore. Ti abitui a fare le cose da te, a non dipendere dalla mamma e da nessuno, scoprire il mondo è importante, è un'esperienza che va vissuta perché aiuta in tutti i campi. Da ragazzo ero molto piccolo ed esile, non ho avuto molta fortuna all'inizio e ho deciso di andare a Londra. Lì sono cresciuto, ho imparato altri stili di gioco che mi hanno aiutato nella mia carriera; mi sono trovato molto bene, ho imparato a gestire il mio corpo e a sfruttare la mia velocità. In Austria facciamo un po' più di tattica, ma passare dall'Italia all'Inghilterra mi ha aiutato molto».

«Qui mi sono trovato molto bene - prosegue Yeboah, nipote dell'ex calciatore professionista Anthony -, alcuni ragazzi di questo gruppo li conoscevo già da piccolo perchè ci ho giocato contro sono ragazzi molto bravi ed educati. Il Mister ci ha chiesto di giocare assieme, due-tre cose tattiche da fare in campo, ma soprattutto ci ha chiesto di fare squadra in pochi giorni e di avere tutti gli stessi obiettivi».