Cabrini: "Per il dopo Prandelli ci sono. Ripartiamo dai giovani"

27.06.2014 15:15 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: CalcioNews24.com
Cabrini: "Per il dopo Prandelli ci sono. Ripartiamo dai giovani"
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© foto di Federico De Luca

Antonio Cabrini, Campione del Mondo nel 1982 ed attuale CT dell'Italia femminile, ha rilasciato la seguente intervista ai microfoni di CalcioNews24.com in merito all'eliminazione degli Azzurri dal Mondiale:

Oggi quotidiano La Stampa ha fatto una interessante ricostruzione sulle possibili soluzioni per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale. Nella lista è presente anche il suo nome, lei ha avuto qualche segnale in tal senso?
"Sono un uomo di Federazione e quindi credo che sia uscito per questo. Sono il commissario tecnico della Nazionale femminile quindi sono situazioni che verificheranno altre persone. In questo momento si fanno tanti nomi, si tira in ballo gli allenatori della Federazione e anche altri".

Se dovesse arrivare questa chiamata risponderebbe presente?
"Aspettiamo che si riuniscano i vertici e poi vauteremo, naturalmente".

Secondo lei si scioglieranno i dubbi prima dell'Assemblea strardinaria ordinata per l'11 agosto?
"Non lo so, credo che ci saranno tempi più stretti. Il 4 di settembre ci sarà la prima amichevole con la Norvegia, il discorso allenatore avrà tempi più brevi. Per quello che si legge sui giornali sembra che si deciderà tutto a breve".

I nomi che si stanno facendo in questi giorni sono quelli adatti? Parliamo di Allegri, Mancini e Guidolin.
"Più che quelli adatti, non credo sia il nome, ma dipende molto dal discorso economico, dall'ingaggio. Ci sono molti candidati potenziali".

Lavorerebbe in coppia con Guidolin?
"Ma guardi, sono possibili tante soluzioni. Adesso sono giornate convulse, esce fuori di tutto. Lasciamo lavorare e decidere chi ha le competenze per farlo. Ma voglio precisare una cosa".

Prego.
"A prescindere dal nome, che per me è l'ultima cosa a livello di importanza, serve una gorssa ristrutturazione del sistema calcio. Ma questa volta davvero, con idee nuove e innovative, che mirino a migliorare il nostro calcio".

Si facevano gli stessi discorsi dopo Calciopoli, ma in sostanza è cambiato ben poco.
"È vero ma perchè si è puntato sui giovani più per necessità che per convinzione. Mi spiego, molti dei nostri ragazzi sono stati catapultati nelle grandi squadre che non possono più permettersi i grandi giocatori. Nella finale di Champions League c'erano giocatori di ogni nazione, nemmeno uno italiano. E se guardiamo alle semifinaliste, anche, molti africani ma nessun italiano. Perchè?".

In effetti gli unici due italiani ad arrivare ai quarti sono stati Sirigu e Verratti.
"Appunto, è un dato lampante e che deve far riflettere. Per tornare competitivi bisogna investire sui settori giovanili, ma questa volta davvero. Se non puntiamo sui giovani, non avremo futuro".

Balotelli potrebbe non rientrare più nel progetto tecnico ma ci sono i Darmian, i De Sciglio, i Varratti passando anche Berardi e altri che sono rimasti a casa.
"Esatto, bisogna investire su di loro, facendoli crescere bene e puntando su un gruppo giovane ma dove si privilegi la qualità".