ESCLUSIVA TUTTO NAZIONALI - Borghi (Sportitalia): "Italia-Argentina dai mille significati. Entrambe sono candidate per la vittoria dei Mondiali 2014"

13.08.2013 09:00 di  Joseph Lumìa   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTO NAZIONALI - Borghi (Sportitalia): "Italia-Argentina dai mille significati. Entrambe sono candidate per la vittoria dei Mondiali 2014"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Stefano Borghi

In vista dell’amichevole di lusso che Mercoledì sera vedrà opposte Italia e Argentina allo stadio "Olimpico" di Roma, la redazione di Tutto Nazionali ha contattato in esclusiva il telecronista di Sportitalia Stefano Borghi, uno dei massimi intenditori di calcio sudamericano. Borghi ha dato una lettura anticipata della gara, presentando le possibili insidie che l’Italia di Prandelli dovrà evitare. Di seguito le sue dichiarazioni:

L’Italia – 6° nel ranking FIFA - è reduce dal terzo posto in Confederations Cup, mentre l’Argentina – 4° nel ranking FIFA - è in vetta al proprio girone di qualificazione al Mondiale. Chi arriva favorita?
''Quando si parla di un’amichevole - oltretutto alla vigilia di Ferragosto - il pronostico può essere molto difficile perché bisogna valutare sì la forza, le formazioni, il ranking ma bisogna soprattutto vedere lo stato di forma perché i principali campioni sono tutti in piena preparazione. Come vediamo le amichevoli dei club con risultati un po’ sorprendenti, potrebbe succedere anche alle Nazionali. Io credo che il match possa essere inquadrato come il confronto fra due Nazionali rampanti perché sia Prandelli con l’Italia che Sabella con l’Argentina hanno fatto un buon lavoro di riammodernamento''.

Sarà un test in cui i due tecnici potranno sperimentare molto. La si può considerare semplicemente un’amichevole?
'Premetto che Italia-Argentina è un confronto di grandissima tradizione e che non si verificava da almeno 10 anni. Oltretutto si tratta di due paesi molto legati dato che ci sono tanti italiani immigrati in Argentina e viceversa. C’è insomma un legame molto profondo. Inoltre ci sono tanti giocatori argentini che militano in Italia e questo è un ulteriore motivo di interesse. In tutto ciò bisogna ricordare che è stata una partita organizzata in onore del Papa, il quale è un grande appassionato di calcio e che è argentino. E’ una partita con tantissimi significati, forse più extra-sportivi che non di valutazione delle squadre''.

I due giocatori più rappresentativi sono sicuramente Balotelli da una parte e Messi dall'altra. Sarà una sfida nella sfida?
'Non so fino a quanto perché entrambi non sono in perfette condizioni fisiche, di conseguenza non credo che giocheranno una partita fino alla morte, ammesso che scenderanno in campo. Credo però che, a parte Messi e Balotelli, l’elenco di grandissimi giocatori in campo sia qualcosa di straordinario".

A parte ‘i soliti’ Higuaín, Messi e Di Maria che ormai conosciamo bene, chi potrebbe essere la sorpresa nell’Argentina, quella cioè che potrebbe creare all'Italia più grattacapi?
'La grande missione di Sabella in quest’anno di preparazione al Mondiale sarà inserire in questa squadra - che si è espressa veramente bene durante le qualificazioni – ‘El Coco’ Lamela, un grande talento destinato ad esplodere in modo fragoroso. Io quest’anno guarderò l’Argentina principalmente per capire come Sabella pensa di inserire Lamela, un giocatore che fra un anno potrebbe essere veramente di livello altissimo. In una squadra che ha dei punti fermi come Messi, Higuaìn e Di Maria bisognerà capire come sarà coinvolto Lamela''.

L’ultima partita giocata all’Olimpico tra le due squadre vide trionfare l’Argentina per 2-1. In generale l’Italia non batte l'Argentina da 26 anni. Secondo lei, sarà la volta buona?
''In una partita tutto è possibile. Ripeto, siamo in piena estate, nel pieno della preparazione. Di conseguenza credo che il risultato sarà la cosa più imprevedibile di tutto. Io ritengo che l’Italia di oggi sia una squadra in grado di giocarsela con tutte, non ha ancora la statura e la scioltezza per essere favorita contro chiunque e lo abbiamo visto con la Spagna - con cui c’è ancora un bel gap - però l’Italia gioca bene a calcio e sicuramente non ha paura di nessuno''.

L'amichevole è stata organizzata in onore di Papa Bergoglio, argentino ma di chiare origini italiane. Sarebbe curioso sapere per chi farà il tifo.
''Io credo che il Papa si gusterà la partita, da grande amante di questo sport. E’ risaputo essere un grande tifoso del San Lorenzo poiché suo quartiere e credo sia legato di più alla propria nazione, però essendo uno sportivo avrà un occhio di riguardo anche per l’Italia. Va ricordato inoltre che oggi riceverà entrambe le formazioni. Il vincolo che c’è tra il Papa e il calcio è un qualcosa di genuino e molto vero''.

Questo match potrebbe trasformarsi tra un anno in una sfida ad eliminazione diretta. Come vede queste due Nazionali in ottica Mondiale?
''Le vedo bene, le metto sicuramente nell’annovero delle possibili candidate alla vittoria finale. Io continuo a pensare che Spagna e Brasile partano in prima fila e che siano le uniche due squadre da battere. La Spagna perché ha vinto tutto quello per cui ha giocato negli ultimi anni, mentre il Brasile per quello che ha dimostrato alla Confederations Cup e perché gioca in casa. Immediatamente a rimorchio vedo un gruppo capeggiato dalla Germania, in cui sono sicuramente comprese l’Italia e l’Argentina, le quali potranno essere sicuramente protagoniste. Anche l'Olanda potrebbe dire qualcosa, ma sta di fatto che è un’eterna incompiuta. Invito inoltre a non sottovalutare la Colombia, squadra con un allenatore straordinario ed una batteria di giocatori veramente buoni''.

Per il fatto di giocare in Brasile, secondo lei, Italia e Argentina saranno più motivate nel cercare di vincere il Mondiale in casa dei rivali di sempre?  
''Beh si, però se parliamo di motivazioni sicuramente ne ha di più forti il Brasile. Proprio perché non possono sbagliare ancora, alla fine faranno di tutto per vincere questa coppa del mondo. Credo sarà una Coppa del Mondo molto avvincente, anche se penso che è molto difficile fare dei pronostici perché una competizione del genere giocata soprattutto lontano dall’Europa, dove tra l’altro militano la maggior parte di giocatori, è troppo dipendente dalla condizione fisica dei giocatori più determinanti. Di conseguenza potremmo fare dei pronostici e delle previsioni solo nelle settimane antecedenti al Mondiale''.