STADIO - L'Olimpico di Roma: la storia di un Olimpo

Olimpico od Olimpo? Questo è il dilemma. Per una sera - quella antecedente Ferragosto - lo stadio Olimpico di Roma si trasformerà nell’Olimpo del calcio, dove solo le maggiori divinità di questo sport vi potranno prendere parte: Pirlo, Messi, Balotelli, Higuaín tutti personaggi che si daranno battaglia in onore di Papa Francesco, argentino ma di evidenti origini italiane. Sarebbe curioso sapere per chi farà il tifo... Gli argentini di Sabella - capeggiati dal quattro volte Pallone d’Oro Lionel Messi - contro gli italiani di Prandelli rappresentati dall’immenso Pirlo. Certo sarà solo un’amichevole, ma c’è poco da scherzare, dato che in passato le squadre non si sono mai risparmiate.
Il match si disputerà all’interno della fantastica cornice dell’Olimpico di Roma che - dopo l’intervento di restyling del 2008 - è entrato a far parte degli stadi Élite d’Europa. Quale posto migliore quindi? Partiamo però dal nome dello stadio: proprio così, l’attuale nome della struttura non è sempre stata Olimpico, anzi. Lo stadio - situato all'interno del complesso sportivo del Foro Italico - si chiamava inizialmente Stadio dei Cipressi e si trovava nel Foro Mussolini. Nel 1953 la struttura venne battezzata Stadio dei Centomila per la sua capienza di centomila persone. Sette anni dopo, nel 1960 - in occasione delle XVII Olimpiadi che si tennero proprio nella Capitale - lo stadio adottò il nome attuale di Olimpico.
L’Olimpico è il principale impianto sportivo di Roma e viene utilizzato dal 1953 dalle società calcistiche AS Roma ed SS Lazio per le partite casalinghe di campionato, Coppa Italia e per i match delle coppe europee.
Lo stadio è dotato di una copertura in tutti i settori, di più di 73.000 posti e – attorno al rettangolo verde di 105x68 m - di una pista atletica di ben 8 corsie, utilizzata per le varie manifestazioni atletiche come il Golden Gala.
Nello stadio romano Italia e Argentina si sono sfidate solo 3 volte, con un bilancio in perfetta parità che per gli Azzurri recita una vittoria, un pareggio e una sconfitta.
Sono passati 36 anni dall'ultima sfida tra le due squadre ed è tutta un’altra storia, altri campioni ed un altro background per le due formazioni. L’Italia - 6° nel ranking FIFA - viene dal tanto convincente quanto sfortunato terzo posto alla Confederations Cup, l’Argentina - 4° invece nella graduatoria per nazionali - è alle prese con le gare di qualificazione al Mondiale brasiliano ed è prima nel raggruppamento. Un’Italia sempre più compatta, da vero gruppo contro una tra le squadre più forti al mondo – almeno sulla carta - fatta di molti talenti ma troppo spesso solisti (i soli due titoli mondiali parlano chiaro). La classe di Pirlo sarà contrapposta all’estro e al talento di Lamela, la resistenza di Chiellini all’esperienza di Campagnaro, la potenza e la stazza di Balotelli contro la rapidità e la precisione di Messi. Per una serata quindi l’Olimpico diventerà l’Olimpo del calcio, perché tutte gli dei del calcio saranno lì riuniti, proprio come le antiche divinità greche sull’omonimo monte. E si daranno battaglia, perché Italia-Argentina non è mai un’amichevole e questa non farà eccezione: entrambe le squadre vorranno sicuramente brillare in onore del Santo Padre, così da renderlo ancora più orgoglioso delle sue origini.