Un'Italia sempre più piccola

16.11.2014 23:27 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un'Italia sempre più piccola
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Italia dominata in casa propria dalla Croazia. Bastano i semplici fatti a qualificare una prestazione di una Nazionale che, per uomini e gioco, poche volte ha vissuto periodi così bui. Si è ripetuto fino allo strenuo che in questo momento storico, da queste parti di campioni se ne vedono pochi, ma se anche a livello di collettivo non si riesce ad alzare la qualità, diventa davvero difficile poter fare sogni di gloria.

La Croazia, che fino a pochi anni fa era considerata un avversario non certo comodo, ma senz’altro abbordabile, ha questa sera tenuto in mano il pallino delle operazioni per la quasi totalità della partita, con il centrocampo azzurro che non è riuscito a impedire il possesso palla ospite neanche dopo l’infortunio di Luka Modric, palesando una differenza di qualità senza precedenti. Gap a cui avrebbe dovuto sopperire un adeguato piano tattico, che però ha anch’esso latitato: l’aggressività tipica del centrocampo di Conte non si è minimamente vista, qualcosina in più c’è stata sul piano della verticalità, comunque insufficiente per creare pericoli con costanza. Perplessità anche dallo schieramento iniziale, con Darmian ancora una volta nella difesa a tre e Pasqual - poi sostituito da Soriano, dopo l’infortunio - sul lato opposto; sia il fiorentino che De Sciglio avrebbero potuto comodamente completare una difesa a quattro che è ancora evidentemente vista come una soluzione di ripego, come dimostrato dal cambio in corsa del secondo tempo. Neanche l'interruzione per i petardi in campo (e qui ci sarebbe da fare un discorso piuttosto lungo) ha ridato slancio agli Azzurri, riemersi per qualche minuto ma poi sul punto di capitolare con l'occasione sprecata da Perisic nel finale.

L’assenza di Pirlo, l’errore di Buffon e la prestazione standard di De Rossi non hanno contribuito a dare un plus a un gruppo di giocatori normali che, ed è forse la cosa che spaventa di più, hanno dato l’impressione, presi singolarmente, di non poter fare molto di più di quanto visto sul prato del Meazza. La classifica è l’unico aspetto positivo di questa serata, che, se non altro, darà piena consapevolezza che c’è davvero tanto da fare per potersela giocare con le grandi. La speranza è che non sia troppo.