Claudio Tapia: «Italia-Argentina? Abbiamo questo desiderio»

Il Presidente dell'AFA ha parlato in merito alla possibilità di disputare un'amichevole tra Argentina ed Italia nel ricorso di Diego Armando Maradona
15.07.2021 19:30 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: TNT Sports
Claudio Fabián "Chiqui" Tapia
Claudio Fabián "Chiqui" Tapia
© foto di Getty Images

Il presidente dell'AFAClaudio Fabián "Chiqui" Tapia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a TNT Sports in merito alla possibilità di disputare un'amichevole internazionale tra l'Argentina del selezionatore Lionel Sebastián Scaloni, vincitrice della CONMEBOL Copa América 2021, e l'Italia del Commissario Tecnico Roberto Mancini, vincitore di UEFA EURO 2020™, che dovrebbe disputarsi presumibilmente tra novembre 2021 e gennaio 2022 presso lo Stadio "Diego Armando Maradona" di Napoli (NA) proprio nel ricordo de El Pibe de Oro scomparso il 25 novembre 2020:

«Senza dubbio abbiamo questo desiderio - spiega El Chiqui -, vogliamo fortemente questa partita e se ne avremo la possibilità dovremo far di tutto per farla giocare perché è importante continuare a sviluppare il progetto di lavoro della Selección e perché dobbiamo approfittare di questa spinta positiva che sta avendo il gruppo Albiceleste. Affrontare gli Azzurri è una bella opportunità. Speriamo di poter giocare questa partita. Non sarà facile trovare una data: il calendario è ingolfato e l’Argentina da quasi due anni e mezzo non può giocare un’amichevole, prima a causa della pandemia e poi perché hanno dovuto comprimere il calendario tra qualificazioni mondiali a Qatar 2022 e poi la Copa América. Nelle amichevoli il nostro CT Lionel Scaloni può iniziare a verificare idee nuove e pure valutare giocatori diversi. Ecco, sì: un’amichevole sarebbe una splendida opportunità. Dobbiamo giocare, ne abbiamo assoluto bisogno, e se c’è la possibilità di affrontare l’Italia, non dubitate che faremo di tutto per supportare e valorizzare questa possibilità. Dirò di più: se dovremo incaricarci della gestione e dell’organizzazione, lo faremo senza esitare un secondo».