Verratti: «Italia-Inghilterra sarà una partita che diventerà storica»

Il centrocampista azzurro ha parlato durante la conferenza stampa odierna della Nazionale A del CT Roberto Mancini svoltasi presso il CTF di Coverciano
08.07.2021 16:00 di Alessandro Paoli Twitter:    vedi letture
Fonte: figc.it
TuttoNazionali.com
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© foto di Getty Images

Marco Verratti, centrocampista classe '95 del Paris Saint-Germain FC, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riporta il sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it), durante la conferenza stampa dell'Italia (Nazionale A) del Commissario Tecnico Roberto Mancini svoltasi quest'oggi, giovedì 8 luglio, alle ore 14:00 presso la sala stampa del Centro Tecnico Federale "Luigi Ridolfi" di Coverciano (FI):

«Sarà una finale e ovviamente tutte e due le squadre vorranno vincere - dichiara il calciatore azzurro -. Chiunque giocherà, sia chi partirà dal primo minuto che chi subentrerà a gara in corso, sono sicuro che disputerà una grande partita: perché la finale di un Europeo è un evento che, purtroppo, non si sa se ricapiterà ancora nell’arco di una carriera».

Sull'Inghilterra prossima avversaria degli Azzurri nella gara unica della finale della fase a eliminazione diretta della fase finale di UEFA EURO 2020™ in programma domenica 11 luglio alle ore 21:00 presso il Wembley Stadium di Londra (Inghilterra): «Sono felice di poter affrontare una grande squadra come quella inglese in uno stadio così prestigioso come Wembley: sarà una partita che diventerà storica».

Ancora sull'Inghilterra: «L'Inghilterra è una squadra molto fisica, con giocatori tecnicamente molto bravi. Per di più giocheranno in casa, in uno stadio che conoscono molto bene. Hanno un grande equilibrio di squadra, dimostrato dal fatto che hanno subito soltanto una rete in sei partite in questo Europeo».

Sul fatto che la sfida possa decidersi a centrocampo: «È lì che dobbiamo fare la differenza e dare ritmo. Chiellini (Juventus FC, ndr) e Bonucci (Juventus FC, ndr) sono due giocatori straordinari, sia dentro che fuori dal campo, che più passano gli anni più diventano forti. Con loro ci sentiamo sempre al sicuro e permettono ai noi centrocampisti di andare in avanti a pressare, ben sapendo che dietro ci sono loro».

Sull'emozione di disputare una finale dell'Europeo: «Vedere la gente nelle piazze, il loro attaccamento al tricolore, ti dà maggiore forza e spinta, per non avere rimpianti dopo. Una finale è un evento unico, che si porta dietro una grande pressione. Non c'è bisogno di caricare i giocatori e forse il segreto è proprio questo: scordarsi tutto il resto e cercare di giocare nella maniera più ‘spensierata’ possibile».