Nicolato: «Contento di riniziare. Necessitiamo di allargare la rosa»

Il CT dell'Italia Under 21 ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni della Rai all'interno della trasmissione Domenica Sportiva.
30.08.2020 20:30 di Alessandro Paoli Twitter:    vedi letture
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Paolo Nicolato, Commissario Tecnico dell'Italia Under 21, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni della Rai all'interno della trasmissione Domenica Sportiva in vista dell'amichevole internazionale contro i pari categoria della Slovenia, in programma nella giornata di giovedì 3 settembre 2020 alle ore 17:30 presso lo Stadio "Guido Teghil" di Lignano Sabbiadoro (UD) [diretta televisiva Rai 2], e della 6ª giornata del Gruppo 1 della fase di qualificazione alla fase finale della UEFA European Under-21 Championship Hungary-Slovenia 2021 contro i pari categoria della Svezia, in programma nella giornata di martedì 8 settembre 2020 alle ore 18:00 presso la Guldfågeln Arena di Kalmar (Svezia) [diretta televisiva Rai 2].

Si ripare dieci mesi dopo, dopo tutto quello che è successo. Che avventura sarà questa?
«È difficile dirlo perché è una novità anche per noi una sosta così lunga. Dovremo scoprire, dovremo capire, dovremo cercare di informare e non sarà facile perché i ragazzi vengono da esperienze diverse, momenti diversi... così... da pause diverse, quindi non sarà facile. Siamo molto contenti di riniziare intanto e questo è importante».

31 giocatori, 10 nuovi. Quale sono stati i criteri per la scelta?
«Mah... i criteri! Innanzitutto si parte da una necessità, quella che, adesso, abbiamo di allargare la rosa perché, grazie a Dio, molti nostri giocatori stanno frequentando la Nazionale A (Alessandro Bastoni dell'FC Internazionale, Moise Bioty Kean dell'Everton FC, Manuel Locatelli dell'US Sassuolo Calcio e Luca Pellegrini della Juventus FC, ndr), quindi abbiamo la necessità di trovarne anche altri. Credo che questi, che abbiamo chiamato e che abbiamo seguito precedentemente, abbiamo delle qualità. C'è l'opportunità di vederli all'opera, quindi la sfrutteremo appieno. Nella prima partita, l'amichevole (contro i pari categoria della Slovenia, in programma nella giornata di giovedì 3 settembre 2020 alle ore 17:30 presso lo Stadio "Guido Teghil" di Lignano Sabbiadoro [UD], ndr), lavoreremo in tal senso per cercare di capire se ci sono ragazzi che ci possono andare a dare una mano perché ne abbiamo sicuramente bisogno».

Slittate di un anno, quindi anche l'età dei ragazzi dipenderà molto dal fatto che si giocherà l'Europeo (UEFA European Under-21 Championship Hungary-Slovenia 2021, ndr) il prossimo anno?
«Il biennio rimane quello, rimane sempre, diciamo, '99/'98 poi noi abbiamo diversi 2000, abbiamo convocato diversi 2001, abbiamo convocato i 2002. Diciamo che il gruppo rimane, però, quello. Evidentemente spostandoli avanti di un anno alcuni giocatori più, diciamo, esperti c'è, come dicevo prima, la possibilità che vadano in Nazionale A, quindi, insomma, ci dobbiamo preparare perché è una fase, come dire, di grande particolarità. Anche noi siamo molto curiosi di scoprirla e siamo curiosi di vedere cosa succederà. Non è facile, adesso, far dei pronostici sul piano del lavoro, sul piano dei giocatori, sul piano della crescita dei giocatori in nove. In nove mesi, insomma, cambiano molte cose. Stiamo qui, attenti e cerchiamo di fare il nostro lavoro al massimo con tutte le difficoltà del momento perché è evidente che non è un momento normale. È un momento, però, dove devono uscire i valori veri, sia nostri dello staff che dei giocatori».

Questi tre calciatori: Bastoni (FC Internazionale, ndr), Locatelli (US Sassuolo Calcio, ndr) e Kean (Everton FC, ndr), che ha convocato Mancini, li rivedremo in Under 21 o il passaggio è ormai definitivo?
«Come avevo detto nella mia primissima dichiarazione quando mi hanno affidato questo ruolo, noi abbiamo come primo obiettivo quello di portare più giocatori possibili in Nazionale A. Se penso che su ci sono giocatori come Zaniolo (AS Roma, ndr), Tonali (Brescia Calcio, ndr), Locatelli (US Sassuolo Calcio, ndr), che formano un reparto intero di centrocampo. Bastoni (FC Internazionale, ndr), piuttosto che Kean (Everton FC, ndr), Pellegrini (Juventus FC, ndr). Questa è una cosa che noi, evidentemente, qualche difficoltà l'appone, ma, nel contempo, ci dà un grande orgoglio. Dovremmo cercare di unire, come dico sempre, più obiettivi che abbiamo: il primo, che è quello di portare più giocatori il più in altro possibile; il secondo, sicuramente un po' in conflitto con il primo, dobbiamo avere l'ambizione di riuscire comunque a mettere in campo qualità ed a mostrare altri giovani. Noi avremo quella direzione poi dipenderà da Mancini e dalla sue decisioni. Il nostro lavoro è essere a sua disposizione».

Dopo la lunga pausa ci sono due partite: amichevole contro la Slovenia ( in programma nella giornata di giovedì 3 settembre 2020 alle ore 17:30 presso lo Stadio "Guido Teghil" di Lignano Sabbiadoro [UD]) e poi, soprattutto, la difficile trasferta in  Svezia (in programma nella giornata di martedì 8 settembre 2020 alle ore 18:00 presso la Guldfågeln Arena di Kalmar). Che gare dobbiamo aspettarci?
«La prima, innanzitutto, sarà una gara che, sicuramente, verrà preparata non focalizzandoci sulla gara stessa ma pensando al futuro, quindi cercherò di mettere in campo molti giocatori nuovi. Darò l'opportunità a molti giocatori di mostrare le loro qualità per capire anche, poi, se necessiteremo, come spero, di alcuni di questi per il futuro. Sarà una gara nella quale cercherò di creare le opportunità per mostrarli perché loro si possono mostrare. Sono tutti ragazzi, noi li abbiamo seguiti, di cui conosciamo le qualità. Sono tutti ragazzi che io conto di poter valorizzare. La seconda va un po' a ruota della prima. Decideremo, dopo la prima gara, chi portare in Svezia, quelli che stanno meglio. Non faremo promossi e bocciati, ma faremo semplicemente dei giocatori che, in questo momento, stanno meglio, che possono essere, in questo momento, utili perché la preparazione fisica è molto importante. Andiamo ad affrontare la Svezia con delle difficoltà oggettive perché sono un Paese mai chiuso, che ha sempre giocato. Sono alla diciottesima giornata di campionato (Allsvenskan, ndr), i loro ragazzi giocano in Serie A, quindi sono pienamente arruolati. Noi, ripeto, dobbiamo superare queste difficoltà. Dovremo far vedere dei valori non solo tecnici, ma anche morali. Sicuramente ci aspetta un periodo difficile».

Il gruppo che verrà ristretto per la Svezia è già stato deciso o deciderà in base agli allenamenti ed alla partita?
«No, non abbiamo deciso assolutamente nulla. Io ho 31 giocatori e la nostra decisione la prenderemo dopo la partita contro la Slovenia. M'interessa molto vedere lo stato di forma in questo momento perché, per noi, è una discriminante quasi più importante della qualità tecnica in questo momento. Noi veniamo da un periodo in cui i ragazzi sono fermi da mesi, sono nel pieno della preparazione. Hanno cominciato da poco, quindi bisogna capire come stanno ed in che condizione sono perché andremo ad affrontare una squadra che, ripeto, tradizionalmente sono squadre molto fisiche. Immaginiamoci adesso che c'è una differenza palese di programmi di preparazione fisica».