Nicolato: «Dovremo avere pazienza. Attaccheremo in modi diversi»

Il CT dell'Italia U21 ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla vigilia della partita di qualificazione all'Europeo contro il Montenegro
24.03.2022 15:00 di  Alessandro Paoli  Twitter:    vedi letture
Fonte: figc.it
Paolo Nicolato
Paolo Nicolato
© foto di Getty Images

Il Commissario Tecnico dell'Italia Under 21, Paolo Nicolato, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riporta il sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it), durante la conferenza stampa svoltasi quest'oggi, giovedì 24 marzo, alle ore 13:45 presso la sala stampa del Gradski Stadion Podgorica di Podgorica (Montenegro) alla vigilia della 5ª giornata del Gruppo F della fase di qualificazione alla fase finale della UEFA European Under-21 Championship Romania-Georgia 2023, che vedrà gli Azzurrini affrontare i pari categoria del Montenegro nella giornata di domani, venerdì 25 marzo, alle ore 18:30:

«Se immagino la partita di domani - dichiara il CT azzurro - la cosa più importante da fare è avere un po' di pazienza, ma non troppa altrimenti finisce la partita. Dobbiamo avere la capacità di giocare qualche palla sporca, di mettere qualche pallone in più in area, perchè noi siamo una squadra che vuole sempre giocare un calcio pulito e fatto di possesso. Ma questa è una partita che va anche forzata nella speranza che ci sia magari e qualche errore, e nel contempo va mantenuto un equilibrio importantissimo sul piano difensivo perchè nel contrattacco loro sono molto bravi».

«La chiave della partita - prosegue Nicolato - sarà attaccare in più modi diversi perchè altrimenti, con le squadre schierate così basse, si corre il rischio di diventare prevedibili e complicare la finalizzazione. Al tempo stesso bisognerà cercare un buon equilibrio difensivo, una lucidità e non farsi prendere dall'ansia di voler subito raggiungere il risultato perché sicuramente sarà una partita complicata».

Sul modulo: «Abbiamo due sistemi di gioco differenti tra fase difensiva ed offensiva. Dopo quattro mesi in cui non ci siamo visti non è saggio cambiare e quindi cerchiamo di proseguire su quanto abbiamo fatto e su quello che fino ad oggi ci ha fatto crescere, cercando di riprendere la strada che avevamo intrapreso prima di lasciarci. Gli avversari li conosciamo molto bene perchè abbiamo avuto tempo per studiarli. È una squadra molto compatta, che ha un grande senso del gruppo e della patria come tutte le persone che vivono da queste parti, una squadra che riparte molto bene, con un centravanti di grande valore, che fa un calcio verticale. Hanno sempre voglia di fare bella figura e a maggior ragione penso vogliano farlo contro l'Italia».

Sulla "denuncia" in merito al poco impiego dei giovani italiani tra Serie A e B: «Ho visto che qualcuno si è risentito delle mie parole che non volevano essere assolutamente offensive verso qualcuno, né volevo fare polemica. Non ho l'abitudine di giudicare il lavoro degli altri, nè di criticare. La mia era solo la volontà di mettere sul piatto della discussione la salvaguardia del mondo che noi amiamo, di cui facciamo parte, lo sport che credo sia amato da tutti. Volevo solo porre l'attenzione su un argomento che secondo me merita delle riflessioni e sollecitare il contributo di tutti affinchè le cose vadano per il meglio. Non è una mia opinione, ma un dato di fatto ed io sento la responsabilità di non girar mi dall'altra parte».